Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente

sabato 24 luglio 2021

Resistenza!




In queste ore, in questi giorni, viviamo in una sorta di bolla monotematica, che a sua volta è dentro un'altra bolla altrettanto monotematica.
La bolla di questi giorni è dominata dal tema dei vaccini e del green pass, contenuta a sua volta in quella tematica totalizzante che da quasi due anni ha monopolizzato ogni aspetto della nostra vita e che è la cosiddetta pandemia.
In molti mi chiedono perchè io sia così contrario ai provvedimenti governativi, all'attuale campagna vaccinale, al green pass… “in fin dei conti basta vaccinarsi”- mi dicono -“e la situazione si risolverà per il meglio; il tuo opporti”- continuano- ”è segno di puro egoismo…” insomma quasi quasi la colpa è mia se le cose vanno a rotoli; non c'è che dire, un vero e proprio capolavoro della propaganda.
Quello che peró vorrei fosse chiaro, ed evidentemente non lo è ai miei interlocutori, è che la mia non è affatto una visione preconcetta delle cose, ma anzi si basa su una seria analisi degli avvenimenti su più livelli… non sono ancora riuscito a capire invece quale possa essere il ragionamento di chi cerca di convincermi.
Il primo livello del mio ragionamento riguarda me e la mia famiglia, come abbiamo vissuto l'epidemia fin dall'inizio, come lo Stato e le istituzioni ci hanno trattato, quello che hanno preteso da noi e quanto siamo stati da essi tutelati.
Ricordo bene i primi giorni, quando qualcuno da Roma veniva a fare l'aperitivo sui navigli, gli spot "Milano non si ferma", “Bergamo non si ferma” o "abbraccia un cinese"...
Contemporaneamente gli ospedali erano travolti, mia moglie, infermiera ospedaliera, era completamente in balia della più totale disorganizzazione.
Ricordo bene quando un giorno tornó a casa e mi disse che, in reparto, gli avevano intimato di togliere la mascherina, perchè altrimenti causava allarmismo… la verità, che avremmo scoperto poi, è che le mascherine non le avevano, come non avevano camici monouso, né altri dispositivi di protezione, niente. La paura intanto cresceva; fuori ancora non ce ne era la consapevolezza, ma dentro gli ospedali ormai era chiara la situazione ed ogni operatore sanitario degli ospedali lombardi ha dovuto fare una valutazione: fare il proprio dovere fino in fondo, nonostante lo Stato non li mettesse in condizione di farlo in sicurezza, oppure sfilarsi, darsi malati, pensare a sé stessi, ai propri cari… e non furono pochi quelli che fecero quest'ultima scelta. Mia moglie invece, e non la ringrazierò mai abbastanza per l'esempio che diede a me e ai nostri figli, decise che era il momento di fare il proprio dovere fino in fondo e noi decidemmo di appoggiarla. Cominciammo a modificare le nostre abitudini familiari, prendendo tutte le precauzioni che potevamo, io e lei smettemmo persino di dormire insieme nello stesso letto. Intanto i suoi colleghi, uno alla volta, cominciarono ad ammalarsi e chi rimaneva in servizio faceva turni straordinari, fino a che non toccò a lei… ricordo come se fosse ora quando ci disse di essere positiva; un brivido lungo la schiena mi impietrì, le mie figlie cominciarono a piangere... non avevamo idea di cosa potesse succedere, ma cercammo comunque di non perdere la lucidità, eravamo insieme e insieme ne saremmo usciti. L'ATS ci contattò dandoci istruzioni su come comportarci durante la quarantena, ebbero cura di dirci che non dovevamo uscire di casa per nessun motivo e poi fummo completamente abbandonati a noi stessi. Dopo ben dieci giorni si presentarono i vigili urbani a controllare se fossimo in casa, ma prima di allora nessuno si era preso la briga di assicurarsi nemmeno se avessimo o meno da mangiare, se avessimo bisogno di qualsiasi cosa… niente. Dio ha voluto che alla fine ne uscissimo indenni, ma non è stato così per tutti i colleghi di mia moglie.
Finita la quarantena siamo tornati a fare quello che ritenevamo nostro dovere e non abbiamo ancora smesso.
Abbiamo toccato con mano però il fatto che lo Stato, dietro la retorica, è gestito da completi incompetenti; se non fosse stato per l'abnegazione al proprio dovere di una buona parte del personale sanitario e delle loro famiglie, questi pomposi inetti ci avrebbero portato in una tragedia ancora più grande di quella che abbiamo vissuto.
A questo livello della mia analisi spero che sia chiaro quindi che né io, né la mia famiglia, allo Stato dobbiamo alcunché; abbiamo fatto fino in fondo quello che ritenevamo giusto ed era molto più del nostro dovere, non ricevendo in cambio nulla, se non l'umiliazione dell'obbligo vaccinale per il personale sanitario che adesso, da eroe, è passato velocemente alla condizione di untore… forse perchè ormai gli ospedali sono vuoti e gli eroi non servono più; anzi sono ingombranti.
Ad un livello più alto, che coinvolge il concetto giuridico di cittadinanza e di interesse collettivo, la mia analisi non può che arrivare a considerazioni analoghe. Gli stessi incompetenti che non hanno saputo garantire la sicurezza del proprio personale sanitario, hanno sistematicamente impedito ai medici di curare gli ammalati, nonostante in migliaia chiedano da mesi di modificare i protocolli di cura domiciliare che, ancora oggi, prevedono tachipirina e vigile attesa. È chiaro che hanno puntato sul vaccino fin dall'inizio e, pur di arrivare a imporlo, hanno fatto sì che i medici non potessero curare i malati; hanno minacciato di radiazione dall'albo quelli che si ostinavano a dire la verità e cioè che dal covid si guarisce, che le cure esistono.
Non hanno ormai nessun briciolo di credibilità, né loro e né i giornalisti che gli reggono il moccolo.
Pure il vaccino si è rivelato una grande presa in giro, come dimostrano i malati e i morti di Covid nonostante la doppia dose, a cui si aggiungono le migliaia di morti a causa degli effetti avversi da vaccino o rimasti gravemente invalidi dopo la somministrazione. E non c’è alcun risarcimento; chi si vaccina non può rivalersi sui produttori, né sullo Stato, né su chi quel siero ha somministrato… Può prendersela solo con se stesso, se è ancora vivo per farlo. Quindi io dovrei, secondo questi filantropi dei miei stivali, ancora una volta mettere a rischio la mia sicurezza e quella della mia famiglia… e se dovesse succedermi qualcosa a causa del vaccino chi penserebbe a loro? velo dico io: nessuno.
E adesso il Green pass, con cui vorrebbero disporre del mio diritto di vivere dignitosamente… un diritto che non è e mai sarà nelle loro disponibilità. Io e l'intero popolo italiano a questi golpisti non dobbiamo niente, sono loro che devono a noi tutti i privilegi di cui ancora possono godere… per ora.
Spero vivamente che ritirino questo decreto incostituzionale a cui non ho nessuna intenzione di sottostare e come me milioni di italiani che ancora non hanno rinunciato a vivere da uomini liberi.
Non riusciranno ad impormi questo vaccino e tanto meno un pass; se davvero pensano che sia indispensabile vaccinarci tutti abbiano il coraggio di renderlo obbligatorio per legge, assumendosi così la responsabilità della violazione dei trattati di Oviedo e Norimberga, ma anche quella economica dei possibili effetti avversi, così come sancito dalla Corte costituzionale. Fino ad allora ci lascino in pace, l'unica responsabilità che abbiamo noi è nei confronti delle nostre famiglie, unica società che sicuramente pensa al nostro bene e non al profitto economico o al potere… a lor signori non dobbiamo proprio niente.
E a tutti quelli che invece hanno scelto di vaccinarsi chiedo di stare tranquilli; se sono convinti dell’efficacia del vaccino non vedo perchè debbano temere qualcosa dai non vaccinati, ma se invece sanno che chi è vaccinato può essere contagiato e contagiare allora vuol dire che assecondano la presa di posizione ideologica di un governo golpista e c’è poco da stare allegri… una volta scoperchiato il vaso di Pandora non riusciranno a richiuderlo nemmeno quando toccherà a loro essere discriminati.




Gennaro Cangiano (M. I.)

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