Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente

domenica 1 dicembre 2019

60 anni o l'eternità?

Nelle riflessioni che facciamo, ogn'uno per se, ma anche collettivamente, cercando di comprendere l'azione di Dio nella storia, spesso ci soffermiamo su analisi che, pur profonde nella speculazione teologica, non riescono a scalfire la superficie di una verità che ha invece nella sua profondità la risposta alle domande ci poniamo. La superficie è quello che vediamo è che comprendiamo di quella verità, mentre la profondità è racchiusa nell'esistenza stessa di chi quelle domande si pone. Non esistenza intesa filosoficamente, ma proprio la mia vita, quello che sono nella mia quotidianità, le mie gioie e le mie sofferenze. Cerco di spiegarmi e chiedo a chi legge di avere la pazienza di continuare a farlo, anche se mi soffermerò per un po' sulla cronaca di un evento che ho vissuto... È necessario per andare oltre la superficie.
Dunque... Dovete sapere che i miei genitori hanno compiuto da poco 60 anni di matrimonio, il che è già di per se un evento che da solo meriterebbe tutta la nostra riflessione. Più o meno nello stesso periodo però è nata anche la loro prima pronipote da mia figlia, il chè ha dato allo stesso anniversario un valore inaspettato, che va oltre la loro singola unione e che ha indotto tutta la famiglia a guardarsi in una luce storica, in cui quattro generazioni si osservano e si amano a vicenda. Una famiglia che gli eventi e le necessità hanno sparso per l'Italia, ma che non ha rinunciato per questo ad essere tale. Così tutti hanno deciso di confluire dove l'ultima generazione vedeva la luce. In una chiesa della provincia di Milano sono arrivati da Napoli, Roma, Torino, Novara per una celebrazione  del l'anniversario degna del suo valore. Non vi nascondo che sono stato travolto dall'emozione; un'emozione dovuta sicuramente alla situazione, ma scaturita anche da una consapevolezza che ho ricevuto insieme alla comunione eucaristica. Vedevo davanti ai miei occhi come Dio fosse intervenuto nella mia vita quando i miei genitori si sono incontrati e innamorati, quando lo stesso è stato per i miei nonni e per tutti i miei avi; il sacrificio di Cristo sulla croce si rivelava avvenuto per me, perchè io potessi ricevere da quel sacerdote, in quel momento, un sacramento che è Dio stesso che ci fa partecipi dell'eternità. Non le mie azioni, le mie speculazioni mi rivelano Dio, ma la mia esistenza. Guardandomi attorno ho visto la Chiesa per quello che è, ho compreso le parole di Gesù ed ho riconosciuto di non avere alcun merito per quello che stavo vivendo, tutto da sempre presente nell'eternità di Dio e creazione eterna di un amore che è Dio stesso. Spesso mi sono domandato cosa intenda la Chiesa quando ci parla della grazia di Dio... Ecco... Credo che la consapevolezza di cui vi ho parlato sia quello che chiamiamo "grazia di Dio".

Gennaro Cangiano (M.I.)

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