Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente

giovedì 5 dicembre 2019

Siete pronti?

Allora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe mi si avvicinò e parlò con me: «Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque. Con lei si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione». L'angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra». E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore.
Ma l'angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna». (Apocalisse 17, 1-7)

Inutile dire, in questi strani tempi, quanto sia difficile riuscire a vedere oltre la cortina fumogena della rappresentazione della realtà a cui siamo, inesorabilmente, assuefatti. 

Tentare di seguire la logica della narrazione ufficiale degli eventi, rivela in realtà l'incredibile verità del fatto che una logica non c'è e, comunque, non quella che tutti i sapienti di questo mondo si sforzano di farci credere che ci sia. Dietro a tutto si intravede come un'ombra scura, come se la realtà a cui ci viene proposto di credere non sia che una maschera, una rappresentazione dietro cui si nasconde qualcosa di indicibile. 
Dietro ogni proclama, dietro ogni annuncio scorgiamo la menzogna, con la differenza che, fino a qualche tempo fa, questa si preoccupava molto di apparire come verità, mentre ora, pur continuando a presentarsi come tale, non si preoccupa di convincere di esserlo in realtà, ma piuttosto si impone come tale, indipendentemente dalla consapevolezza di chi a quella verità è chiamato ad uniformarsi. Così le classi meno abbienti sono trascinate a difendere la società che le costringe nella loro povertà, la tutela dell'ambiente è affidata a chi quell'ambiente ha contribuito e contribuisce a stuprare, la medicina si rivela fonte di malessere e di malattia, mentre costringe intere popolazioni a curare malattie inesistenti, completamente inventate. 
Siamo al paradosso più totale; quello che per le generazioni passate era considerato un male, oggi è spacciato come bene supremo, in una schizofrenia che testimonia tutta la degenerazione in cui l'umanità sta scivolando da tempo, non mancando però di voler definire tale processo come progresso. Tutte le organizzazioni umane si accaniscono nel voler a  tutti i costi smentire e delegittimare se stesse… lo Stato nazionale e chi lo rappresenta predica in continuazione la necessità di superare ogni confine, per giungere al bene supremo del superamento di ogni identità nazionale, nel marasma omogeneizzato di un nuovo ordine mondiale in cui la persona perde ogni cognizione di sé stessa, assecondando regole sociali e comportamenti che non rispecchiano più alcuna cultura, ma decisioni ed interessi che con le sue necessità reali non sembrano avere più alcuna relazione. La Chiesa si sforza ogni giorno di convincere i popoli a contraddire quello che essa stessa ha sempre insegnato, in una svalutazione inevitabile del messaggio cristiano che si fa vassallo di quel mondo a cui non doveva appartenere. Ogni etica è piegata a sottostare alla necessità contingente, definendo così l'inesistenza di ogni valore non negoziabile e che, per ogni aberrazione, basterà aspettare che le contingenze cambino perché siano definite esse stesse valori. È già il regno dell'anticristo, anche se molti non se ne accorgono. Arriveremo ben presto, continuando su questa strada, all'unico epilogo possibile e cioè alla totale autodistruzione dell'umanità; qualcosa però si sta delineando in una direzione opposta. Rinasce, inaspettato, un nuovo senso umano, che  vuole recuperare la necessaria peculiarità del proprio essere. Si struttura una resistenza articolata, inspiegabilmente spontanea. Alla globalizzazione si oppone un nuovo sovranismo, alla secolarizzazione si oppone un nuovo sentimento ecclesiale, alla disumanizzazione si oppone una nuova umanità nascente. Lo scontro che si intravede all'orizzonte è inevitabile, il suo senso si delinea come una definitiva escatologia. Ognuno è chiamato a prepararsi, chi sarà sorpreso dagli eventi in una colpevole ignavia sarà travolto, il tempo delle chiacchiere si sta esaurendo e l'urgenza bussa alla nostra porta con sempre maggiore insistenza… esaminate voi stessi, presto dovrete scegliere da che parte stare.

Gennaro Cangiano (M. I.) 

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari